ARCOÍRIS

 

 

Mostra personale di pittura  ARCOÍRIS di Bice Perrini  Presso Contemporanea Galleria d’Arte di Giuseppe Benvenuto Bari

 

“Arcoíris” mostra personale di pittura di Bice Perrini è il naturale proseguimento ed evoluzione del progetto B.A.C.I. – Bari Arte Colore Inclusione -, svoltosi nella Teca del Mediterraneo presso il palazzo del Consiglio Regionale della Puglia da Aprile a Maggio 2022. Il senso è sempre quello di portare, gioia, positività ed inclusione a tutti i cittadini e a tutti i turisti ospiti della nostra città.

“Il titolo Arcoíris – spiega Bice Perrini – è la definizione in spagnolo di Arcobaleno, fenomeno del quale il sostantivo spagnolo rende meglio il concetto di Arco dell’iride che con la sua luce e i suoi colori ci protegge e ci indica la via. L’arcobaleno più spettacolare nasce e appare dalla zona d’ombra, l’osservatore è posizionato in un punto di osservazione con il cielo sereno! Quei giuramenti, quei profumi, quegli infiniti rinasceranno nei colori e negli arcobaleni.”

Arcoíris, dunque, è un nuovo arco di luce che solca l’orizzonte! Fili di colori incandescenti attraversano la vita, per ritrovare la forza sospesa che è dentro di noi.

 

Artista: Bice Perrini 

Titolo della mostra: ARCOÍRIS

Curata da: Giuseppe Benvenuto e Giorgio Bertozzi
Data d’inaugurazione: 11 novembre 2022 ore 17.30
Sede: Galleria d’Arte di Giuseppe Benvenuto
Indirizzo: Via Niccolò Piccinni 226, Bari
Apertura mostra: 11 Novembre 2022 – 8 Gennaio 2023

Interventi in corso di inaugurazione: 

INES PIERUCCI Assessore alla cultura del Comune di Bari

MICAELA PAPARELLA Consigliera delegata alla cultura del Comune di Bari

PASQUALE MAGRONE Presidente commissione Decentramento – componente commissione Cultura

Orario di visita: dal martedì al sabato (festivi esclusi) dalle ore 16 alle ore 20

Per informazioni: 3467334054 – 3923281905

e-mail: coloribo@gmail.com

Web: www.coloribo.com

Patrocini: 

Patrocinio del Presidente della Giunta Regionale, concesso con Decreto n° 424 del 21/10/2022

Patrocinio della Città di Bari concesso con Protocollo 0348541/2022 del 3/112022

 

L’evento è realizzato con l’ Area Sud Italia di Banca Generali Private, coordinata dall’Area Manager Dott. Corrado Liguori, con la collaborazione del Dott. Francesco Notaro Private Banker

Bice Perrini, nata a Bari nel 1967, vive e lavora nella sua città nel quartiere Japigia. La sua arte e le sue sperimentazioni attraversano tutte le tecniche, fino ad arrivare a un linguaggio tra performance e pittura astratta, caratterizzato da forti cromie, contrasti e dall’uso del colore puro. Attiva da oltre 30 anni, studia Pittura e Tecniche grafiche presso l’Accademia di Belle Arti di Bari e, contemporaneamente, si specializza nelle stesse tecniche all’Accademia estiva di Salisburgo con Sandro Chia e YoshiTakahashi.

Si trasferisce a Roma Testaccio, venendo a contatto con artisti di fama internazionale e partecipando a mostre collettive.

La sua prima personale a cura di Antonella Marino fu realizzata nel 1993 a Bologna, nella villa Aldrovandi Mazzacurati, patrocinata dal comune stesso, nel quartiere Savena. Le sue opere giovanili sul tema del Circo si trovano dal 1994 ai primi piani dell’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, donate dall’artista dopo un progetto con l’Associazione Bari per i Bambini e il teatro Kismet.

Dal 1995 torna a Bari e la sua ricerca va oltre la bidimensionalità, partecipando ad Art Maggio a cura di Marilena Bonomo e Tommaso Trini. Esplora il tema del corpo con una serie di video, “Il peso del Corpo”, fu presentato nel 2001 al museo Praterinsel di Monaco. Il tema era la caducità del tempo, utilizzando elementi deperibili e naturali. Più tardi, sintetizzando al massimo il suo linguaggio, arriva all’espansione esplosiva della rappresentazione pittorica destrutturandola con la creazione della performance Coloribo (Colore+cibo) www.coloribo.com. Dal 2007 Bice Perrini realizza performances sui colori, food-art experiences, che abbracciano il tema dell’arte e del cibo attraverso i 5 sensi, fino a vincere la partecipazione ad Expo Milano 2015 e alla Tate Modern di Londra con un contest su art and food intitolato Recreate Tate. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 2011 presso Santa Scolastica a cura di Vittorio Sgarbi. Realizza per Michelangelo Pistoletto, al Castello Svevo di Bari, un banchetto cromatico per 300 persone, per la rassegna Intramoenia Extrart a cura di Achille Bonito Oliva e Giusy Caroppo. Oltre a realizzare eventi multisensoriali, scrive un libro dal titolo Coloribo, colori da mangiare e cibo multisensoriale, Adda editore. Nel 2021 con la Biblioteca Regionale della Puglia e l’Onlus San Francesco d’Assisi di Bari Japigia, conduce i laboratori “I Colori e la loro magia”.Ha realizzato il progetto espositivo BACI, Bari Arte Colore Inclusione nella Teca del Mediterraneo di Bari all’interno del Consiglio Regionale dellaPuglia, patrocinato dalla Città di Bari e con la presentazione del Presidente del Consiglio Regionale della Puglia Loredana Capone, della dott.ssa Annavita Perrone dirigente sez. Biblioteca, Giorgio Bertozzi Neoartgallery e Gelsorosso edizioni.

 

“Non vedrai mai un arcobaleno se guardi verso il basso.”

Giorgio Bertozzi Neoartgallery Bice Perrini Arcoiris

Charlie  Chaplin

Arcoíris

Arcoíris è la mostra di Bice Perrini che  conferma,  anzi amplifica,  le prime emozioni maturate ammirando dal vivo le sue opere, per le quali, ho scritto di getto questo pensiero: “ L’iride è presente con forza, nei lavori di Bice Perrini, con la potenza della luce che emerge dal buio. I dipinti si insinuano nella radice dello spirito…” in effetti vedere le opere e sentire i ritmi di: The dark side of the Moon,  il capolavoro musicale dei Pink Floyd,  è stata un’unica vibrazione sintetizzata dall’immagine della magnifica copertina, del 33 giri, in cui un raggio di luce penetra il prisma e si scinde nei colori dell’iride. Non sono gli strumenti ad emettere la cadenza, non sono le vibrazioni acustiche a stimolare l’adrenalina, non sono gli acuti che sollecitano la concentrazione, sono i colori che Bice impiega con la chirurgica precisione dell’artista che vuole stimolare reazioni, emozioni, riflessioni, rinnovamento e rinascita. Lo scorrere dei cromatismi nei dipinti di Bice Perrini ci conduce nello stesso ipnotico solco narrativo impiegato da Stanley Kubrick nelle scene conclusive di 2001 Odissea Nello Spazio.

Un importante elemento sul quale è bene prestare attenzione nell’approfondire la conoscenza dei lavori di Bice Perrini è la  dilatazione della misura delle tele con  la conseguente accentuazione della percezione spaziale e ambientale  delle opere, non solo quantitativa ma anche e soprattutto qualitativa che, in Arcoíris, raggiunge lo zenit di un percorso disvelato  con la copertina del catalogo B.A.C.I. dove con retorica ma necessaria puntualizzazione   viene pubblicato l’arcobaleno simbolo dell’evento e del “nuovo patto” instaurato dall’autrice con un pubblico ancora più vasto.

Con Arcoíris Bice Perrini afferma che: “Un nuovo arco di luce solca l’orizzonte, fili di colori incandescenti attraversano la vita, per ritrovare la forza sospesa che è dentro di noi, l’arcobaleno più spettacolare nasce e appare dalla zona d’ombra, l’osservatore è posizionato in un punto sotto  il cielo sereno… quei giuramenti, quei profumi, quegli infiniti rinasceranno  nei colori e negli arcobaleni. “

Nella produzione di Bice Perrini si può leggere  l’attualizzazione  delle creazioni artistiche  degli “Orfisti”, maestri, senza tendenza unitaria,  che  hanno operato all’inizio del novecento proponendo un linguaggio teso a rappresentare  le forme secondo piani e ritmi di colore. Tra questi i coniugi Delaunay, Robert e Sonia Terk, che, come Bice Perrini oggi, realizzavano una pittura fatta di “solo colore, di contrasti di colore; ma sviluppata nel tempo e percepita come simultanea in un colpo solo”. Una pittura di colori  giustapposti anche secondo il gioco dei complementari su cui Bice Perrini non lesina , con la gestualità e la forza che le sono proprie, sovrapposizione di strati e velature astratte. Come Sonia Delaunay anche Bice Perrini ama trasferire i contrasti cromatici nei tessuti. La produzione artistica di Bice Perrini si  può definire astrattismo espressionista, con inclinazioni spontanee ai colori primari e ai loro complementari. 

Anche negli arcobaleni,  che  Bice Perrini espone si intravvedono trame riconoscibili per lo stile pulito e modulato figlio di una capacità gestuale fluida e sicura, un vigoroso segno che costruisce l’insieme dell’Arcoíris ricco di infinite possibilità evocative e di sollecitazioni sull’io profondo. In questi arcobaleni, forti rimangono i richiami all’infinito, al tempo, all’uomo e ai suoi sentimenti. 

Giorgio Bertozzi

Roma 19 ottobre 2022